Anche il launch vehicle stage adapter (LVSA) è stato aggiunto a NASA SLS

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Anche il launch vehicle stage adapter (LVSA) è stato aggiunto a NASA SLS

Continua l’assemblaggio del grande razzo NASA SLS che riporterà gli esseri umani sulla Luna (nelle intenzioni degli USA, entro il 2024). Solo qualche giorno fa era stata completata la seconda fase che prevedeva di alloggiare il grande Core State (stadio principale) tra i due booster con propellente solido.

nasa sls

In queste ore anche il launch vehicle stage adapter (LVSA) è stato posizionato al di sopra dello stadio principale portando così alla fase successiva (la terza) delle sei nelle quali è diviso l’assemblaggio dello Space Launch System. Il tempo corre visto che la NASA vorrebbe riuscire a lanciare la missione Artemis I entro Novembre 2021.

NASA SLS e l’assemblaggio del launch vehicle stage adapter

I lavori sono in corso al Kennedy Space Center in Florida all’interno dell’iconico ed enorme Vehicle Assembly Building (VAB). Per riuscire a sistemare il componente sullo stadio centrale è stata impiegata una gru che ha sollevato il launch vehicle stage adapter (LVSA) a circa 76 metri d’altezza per poi adagiarlo sul Core Stage.

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LVSA non è altro che un vero e proprio adattatore di forma conica che serve per unire lo stadio centrale e il secondo stadio chiamato ICPS (o interim cryogenic propulsion stage). Questo componente è necessario in quanto la larghezza del secondo stadio è inferiore rispetto a quella del primo e inoltre è necessario per fornire una protezione durante l’ascesa.

Una volta che l’LVSA sarà correttamente fissato al Core Stage di NASA SLS si potrà proseguire con la quarta fase. Questa prevede l’inserimento e il blocco dell’ICPS. Quest’ultimo è un motore secondario a idrogeno e ossigeno liquidi che permette la propulsione aggiuntiva per la capsula Orion in direzione della Luna.

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Sopra l’ICPS sarà necessario inserire un altro adattatore (OSA, Orion Stage Adapter) che serve per unire il motore a razzo e la navicella. Qui si concluderà il quinto passaggio. Infine dovrà essere issata la capsula Orion con il sistema di allontanamento d’emergenza. Con questo passaggio terminerà l’assemblaggio del grande vettore. Bisognerà poi passare dalla fase di test pre-lancio per assicurarsi che l’avionica e i sistemi elettrici, oltre che i serbatoi siano perfettamente assemblati e funzionanti.

Solo all’ora potrà essere lanciata la prima missione Artemis che porterà con sé un manichino chiamato Moonikin (nei prossimi giorni riceverà un nome ufficiale). Questo permetterà di testare le condizioni in cui si troveranno gli astronauti della missione Artemis II.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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