Cina, in cinque mesi prodotti 140 miliardi di chip: nuovo record

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Cina, in cinque mesi prodotti 140 miliardi di chip: nuovo record

Se ancora non vi è chiaro il motivo per cui Europa e Stati Uniti vogliono riportarsi a casa una fetta della produzione di chip, un dato sicuramente vi schiarirà le idee: la Cina, nei primi cinque mesi dell’anno, ha prodotto 140 miliardi di circuiti integrati facendo segnare un incremento di oltre il 48% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Una cifra mostruosa che, in un mondo sempre più tecnologico (sono il nuovo petrolio), fa ben capire che chi controlla (o meglio, chi ospita) la filiera produttiva ha un grande potere: pensate se la Cina bloccasse le esportazioni di chip, potrebbe scatenarsi davvero la Terza Guerra Mondiale. In Asia, nel complesso, è concentrato l’80% della produzione.

A maggio di quest’anno in Cina si sono prodotti 29,9 miliardi di chip, un aumento del 37,6% rispetto a un anno fa. Ad aprile, il Paese ha sfornato tramite varie realtà un totale di 28,7 miliardi di dollari e a marzo il dato ha toccato 29,1 miliardi di dollari. I numeri sono stati riportati dal South China Morning Post, citando il National Bureau of Statistics.

È bene sottolineare che il numero di chip non fa capo solo a produttori cinesi, ma comprende chip (di qualsiasi tipo, siano essi processori o memorie) per svariati settori industriali, realizzati nel Paese da realtà estere come Intel, TSMC, Samsung e SK Hynix. A queste si aggiungono le aziende locali come Semiconductor Manufacturing International Corp. (SMIC) e Hua Hong che producono con processi meno avanzati come i 28 nanometri.

La Cina è ancora lontana dall’essere autosufficiente sia nella produzione che nella progettazione di chip. Nei primi cinque mesi ha infatti importato 260,35 miliardi di chip, un aumento del 30% sullo stesso periodo dello scorso anno. Vi sono poi da tenere in considerazione gli attriti con gli Stati Uniti che hanno portato al ban di Huawei, SMIC e altre grandi realtà locali, il che ha sicuramente rallentato il piano cinese d’indipendenza tecnologica, non potendo acquistare macchinari produttivi con tecnologia statunitense.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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