Consob ‘apre’ a blockchain, ipotesi per piccola liquidità

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Consob ‘apre’ a blockchain, ipotesi per piccola liquidità

La Consob ‘apre’ alla tecnologia Blockchain, ipotizzando che il percorso normativo in ambito Ue già avviato le “consentirà, in coordinamento con l’Esma (l’Ente di controllo europeo) di concedere a infrastrutture di mercato che utilizzano tecnologia Distributed ledger technology (l’ambito del quale Blockchain è un’applicazione specifica, Ndr.) di operare in temporanea esenzione da alcune previsioni della disciplina ordinariamente applicabile (CSDR e MiFID) con riferimento a strumenti finanziari semplici e caratterizzati da minore liquidità”. Lo si legge nella relazione annuale 2020 dell’Autorità, presentata al mercato finanziario.

Nell’ambito della Digital Finance Strategy, la Commissione europea ha proposto il cosiddetto regolamento Pilot regime sulle sperimentazioni nel mercato delle STOs (Security token offering, Ndr.) individuando potenziali ostacoli normativi nella disciplina applicabile alle infrastrutture di mercato: il regime di sperimentazione, una volta approvato” potrà permettere alla Consob la sperimentazione sulla nuova tecnologia digitale, aggiunge l’atto di rendicontazione formale attraverso il quale l’Autorità informa il Parlamento e il governo sull’attività svolta l’anno scorso. La Consob nel mondo digitale inoltre “sta valutando l’avvio di un laboratorio sperimentale per collaborare con il mercato al fine di individuare le opzioni tecnologiche compatibili con le norme a tutela degli investitori, le eventuali barriere all’innovazione e le necessità di aggiornamento e revisione delle regole e degli approcci di vigilanza vigenti. In tale laboratorio gli operatori riceverebbero informazioni e indirizzi sulle scelte di innovazione conformi al quadro normativo, nell’ottica di una sinergia tra know-how regolatorio e tecnologico”.
   

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