Un nuovo tipo di LED all’europio promette di azzerare il problema della Luce Blu

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Un nuovo tipo di LED all’europio promette di azzerare il problema della Luce Blu

I LED sono certamente una sorgente luminosa molto efficiente e hanno rivoluzionato diversi settori della nostra vita. I LED – Light Emitting Diode – attuali, non sono però esenti da problemi. Uno di quelli che con l’aumento del loro utilizzo si è palesato è quello relativo alla cosiddetta ‘Luce Blu’. Gran parte dei LED in circolazione, anche quelli che emettono una luce calda, ossia più tendente al giallo-arancione, è basata su diodi blu con uno strato di fosfori ad assorbire parte della luce e a riemetterla a lunghezze d’onda più lunghe, spostando così lo spettro di emissione verso le tonalità più calde.

Sebbene mascherata dalle lunghezze d’onda più lunghe, una porzione di luce blu viene comunque emessa dai LED più diffusi: questa è all’origine di tutta una serie di problemi a livello umano, tra i quali insonnia, modifica del ciclo circadiano, ma soprattutto danni alla retina. Da un lato, infatti, la luce blu può modificare il ritmo circadiano, quello che sovraintende a tutti i processi della nostra vita quotidiana, regolando ad esempio i cicli sonno/veglia, dall’altro le frequenze del blu, che hanno un’energia più elevata tra quelle della luce visibile, possono penetrare più in profondità nell’occhio e favorire patologie come la cataratta.

Per questi motivi è molto attiva la ricerca per trovare alternative alle attuali tecnologie di produzione LED e uno studio di due ricercatori dell’Università di Houston mostra promettenti risultati. I due ricercatori hanno investigato le proprietà di un composto a base di Europio (Na2MgPO4F:Eu2), che può essere utilizzato come fosforo in LED a luce violetta.

Di base il LED a luce violetta ha una lunghezza d’onda di emissione inferiore a quella della luce blu (405 nm contro 450 nm), ma il materiale ha dimostrato un’efficienza decisamente più elevata nella conversione della luce e la risultante è uno spettro decisamente più spostato verso le tonalità più calde e con una quantità inferiore di luce blu. I ricercatori hanno costruito un prototipo di LED a luce violetta, con il nuovo fosforo per la luce blu e fosfori per le componenti rossa e verde, dimostrandone la stabilità termica e nel tempo, aprendo così la strada a future applicazioni.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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