Il razzo Vega di Arianespace torna a volare, questa volta con successo

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Il razzo Vega di Arianespace torna a volare, questa volta con successo

Il 16 Novembre 2020, un razzo Vega ha riscontrato un grave problema che ha portato alla perdita sia del vettore che del carico utile. Allo scopo di assicurare la massima chiarezza delle operazioni è stata creata una commissione indipendente che ha analizzato quanto accaduto durante la missione VV17.

razzo vega

Un mese dopo è stata annunciata la chiusura delle indagini. Queste hanno determinato le possibili cause, le procedure da rivedere e altre azioni correttive affinché non si ripetesse più il problema. Ora finalmente ci siamo, dalla base nella Guyana francese è stato lanciato con successo un nuovo razzo Vega.

Il razzo Vega compie con successo la sua missione

Il razzo Vega (missione VV18) ha portato in orbita il primo di quattro satelliti della costellazione Pléiades Neo di Airbus Defence and Space. Tutto è andato come previsto: il vettore è riuscito a inserire in orbita eliosincrona (SSO) il satellite da 920 kg che ha a sua volta dispiegato i propri pannelli solari per la produzione di energia. Il tutto dopo 54 minuti dal lancio. Grazie al successo del razzo Vega, questa estate sarà messo in orbita il satellite gemello, chiamato Pléiades Neo 4 che andrà a incrementare la flotta.

Il controllo è affidato alla divisione Airbus che si trova a Tolosa mentre l’acquisizione della prima immagine è fissata per la prossima settimana. Una volta che saranno completati i test, si aprirà il programma commerciale per la vendita dei servizi.

razzo vega

Secondo quanto riportato, ciascuna unità satellitari Pléiades Neo potrà catturare le immagini su una superficie di mezzo milione chilometri quadrati ogni giorno con una risoluzione nativa di 30 cm, il tutto grazie all’ottica in carburo di silicio. Le fotografie poi saranno disponibili ai clienti sulla piattaforma OneAtlas.

Sempre durante la stessa missione (47 minuti dopo il rilascio del primo satellite) sono stati immessi in orbita il microsatellite norvegese Norsat-3 e quattro CubeSats chiamati Bravo, Tyvak-128A e due Lemur-2. A quel punto lo stadio superiore del razzo Vega ha acceso i suoi motori per modificare la sua orbita e rientrare nell’atmosfera (per bruciare ed evitare di lasciare detriti).

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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