Warzone, il browser game della discordia: Activision finisce in tribunale

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Warzone, il browser game della discordia: Activision finisce in tribunale

Non è la prima volta che assistiamo a una disputa legale in ambito videoludico, soprattutto se si parla di copyright. Il caso più recente, tuttavia, è decisamente curioso: prima dell’esplosivo successo del battle royale di Call of Duty esisteva già un certo “Warzone” e no, non si tratta di un altro sparatutto. Warzone.com è bensì un browser game strategico, ma la sua esistenza è minacciata dal più popolare FPS di Activision. Scoppia la battaglia in tribunale.

Il caso di Warzone.com: “cease and desist” per Activision

A poco più di un mese dal primo anniversario di Call of Duty: Warzone, la produzione firmata Activision è stata presa di mira da un certo Fizzer, autore di un gioco meno conosciuto, ma che avrebbe scelto il nome “Warzone” tre anni prima del battle royale. A detta del suo sviluppatore, infatti, Warzone.com era stato lanciato nel novembre 2017. Tanto sarebbe bastato per coinvolgere il publisher statunitense nell’ennesima causa legale.

warzone com fizzer

Nell’autunno 2020, Fizzer ha inoltrato una diffida a Activision (“cease and desist”), contestando il marchio di Call of Duty: Warzone nel tentativo di ottenere un risarcimento. Activision ha risposto al fuoco e ha presentato una denuncia presso il tribunale degli Stati Uniti per il distretto centrale della California, in cui afferma di aver fatto domanda per i marchi “Warzone” e “Call of Duty: Warzone” nel giugno 2020, mentre l’imputato – l’autore del browser game Warzone.com – ha depositato un marchio simile solo quattro mesi dopo, a ottobre.

Dopo aver fatto quadrare i conti, la compagnia di COD ha descritto il prodotto di Fizzer con parole piuttosto pungenti: “Call of Duty: Warzone non potrebbe essere più diverso dal titolo dell’imputato, un gioco da tavolo low-budget e di nicchia, una sorta di Risiko della Hasbro“. Secondo Activision, inoltre, “è inconcepibile che qualsiasi membro del pubblico possa confondere i due prodotti o credere che sono affiliati o collegati tra loro”.

call of duty warzone

Fizzer sembra inamovibile e ribadisce di avere il diritto di impedire ad Activision di utilizzare “in maniera illecita” il marchio Warzone. Questa faccenda probabilmente si protrarrà per diversi mesi, ma seguiremo eventuali sviluppi per scoprirne l’esito.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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