Alibaba: multa record da 2,3 miliardi di Euro per abuso di posizione dominante

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Alibaba: multa record da 2,3 miliardi di Euro per abuso di posizione dominante

Le autorità cinesi hanno comminato una multa record da 18,2 miliardi di Yuan (2,3 miliardi di Euro) ad Alibaba, il noto e-commerce fondato da Jack Ma. Alibaba è accusata di aver sfruttato la sua posizione dominante sul mercato per impedire ai concorrenti di inserirsi nel settore degli e-commerce. Il colosso cinese afferma che non presenterà ricorso avverso alla sentenza, che segna il culmine di un’indagine iniziata lo scorso dicembre.

Cina contro Alibaba e Jack Ma

L’Amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato (SAMR) sostiene che Alibaba ha abusato della sua posizione di mercato a partire dal 2015. Ha affermato che tali pratiche hanno avuto un impatto sulla libera circolazione di beni e servizi, violando gli interessi commerciali dei concorrenti e le leggi anti-monopolio del paese. Il precedente record per una multa imposta da SAMR era di 6,1 miliardi di Yuan (800 milioni di Euro) ai danni del produttore di chip Qualcomm.

Jack Ma, Alibaba

Si tratta di una sanzione finanziaria record, che corrisponde al 4% delle entrate annuali di Alibaba. Secondo SAMR, l’azienda di Jack Ma avrebbe forzato i suoi partner commerciali a vendere le loro merci in esclusiva sulla piattaforma di Alibaba. Viene adesso imposto di adottare pratiche di concorrenza leale, di curare maggiormente i diritti dei consumatori e di potenziare i controlli interni. Alibaba deve anche fornire rapporti sull’autoregolamentazione alle autorità cinesi per un periodo minimo di tre anni.

“Abbiamo condotto un’autovalutazione e implementato miglioramenti ai nostri sistemi interni garantendo al contempo un funzionamento stabile delle nostre attività”, ha affermato Alibaba in una nota stampa, con cui si impegna a seguire le indicazioni dell’amministrazione statale cinese dopo aver cooperato attivamente durante il periodo delle indagini.

Alibaba ribadisce che le sue piattaforme online hanno soddisfatto le esigenze di milioni di commercianti e consumatori di piccole e medie dimensioni e permesso ad aziende come Taobao e Tmall di migliorare i propri business riducendo le barriere all’entrata e i costi di funzionamento delle imprese, e garantendo una maggiore efficienza e migliori flussi commerciali.

“Oggi, le economie delle piattaforme Internet sono entrate in una fase completamente nuova” si legge ancora nella nota di Alibaba. “Sono parte integrante della vita quotidiana delle persone e influenzano il mondo economico a vari livelli. Non ci sfugge che la società odierna ha nuove aspettative per queste piattaforme, e per questo dobbiamo assumerci maggiori responsabilità come parte dello sviluppo economico e sociale della nazione”.

Negli ultimi mesi, Alibaba ha dovuto affrontare pressioni crescenti da parte del governo cinese dopo che il fondatore dell’azienda Jack Ma ha criticato la rigida regolamentazione della Cina e il dominio dello stato sul sistema bancario. Successivamente, Ant Group, società affiliata di Alibaba che si occupa di finanza, è stata convocata dalla banca centrale cinese per discutere la sua conformità normativa e la sua IPO è stata annullata dopo che le autorità di regolamentazione hanno affermato che la quotazione di Ant alla borsa di Shanghai non soddisfaceva i requisiti normativi.

Lo stesso Jack Ma non si è mostrato in pubblico per tre mesi in circostanze misteriose.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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