Destiny 2: passato, presente e futuro della saga di Luce e Oscurità

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Destiny 2: passato, presente e futuro della saga di Luce e Oscurità

Immaginiamo, per un momento, di essere Bungie: abbiamo creato uno dei più grandi franchise della storia dei videogiochi, se non la più grande saga della fantascienza videoludica. Dopo un lavoro decennale su Halo, perché non concentrare i nostri sforzi creativi in qualcosa di completamente inedito? Una nuova mitologia, un universo sconosciuto rappresentato da mondi online persistenti e da un comparto narrativo destinato a durare per molti anni.

Quella di Bungie non dev’essere stata una decisione così semplice. Destiny (2014) ha rappresentato un nuovo punto di inizio per la software house di Bellevue: un progetto tanto complesso quanto ambizioso, ma anche una scommessa estremamente rischiosa, tanto per Bungie quanto per l’ex partner Activision. Del resto, il budget stanziato per il primo capitolo ammontava a 500 milioni di dollari, di cui 360 milioni investiti per il solo marketing.

Alla fine, l’intuizione di Bungie si è rivelata vincente e Destiny è oggi riconosciuto come una delle opere sci-fi più affascinanti degli ultimi anni, non solo agli occhi dei videogiocatori. Ciononostante, per lo sviluppatore americano potrebbe essere giunto il momento di inaugurare un nuovo capitolo della sua storia e, dunque, di fiondarsi su una nuova IP.

Stando alle ultime indiscrezioni, non sarà Destiny 3 il prossimo gioco di Bungie, bensì “Matter”, nome in codice della nuova proprietà intellettuale. Inutile dire che questo rumor ha innescato le preoccupazioni dei fan in merito al futuro della serie, ma lo sviluppatore ha rassicurato i suoi fedelissimi giocatori: la storia dei Guardiani non finirà, non ancora almeno.

Ci ritroviamo dunque nel 2021, un anno senz’altro particolare viste le difficoltà produttive legate al COVID-19, ma che non ha impedito a Bungie di far crescere il suo Destiny 2, gioco che da circa quattro anni non accenna a subire battute d’arresto. Cogliamo tale occasione per tirare le somme sui primi tre mesi di Oltre la Luce, per parlarvi dell’attuale Stagione degli Eletti e dei piani stilati da Bungie per quel che concerne il prossimo biennio del franchise.

Il passato: Oltre la Luce e i Guardiani della Stasi

Sia chiaro, non vogliamo spendere ulteriori parole sulle origini della serie né sui primi anni di vita di Destiny 2. Ci soffermeremo piuttosto sull’ultimo major update del gioco, Oltre la Luce, per offrirvi le nostre impressioni a freddo sui contenuti e sugli eventi introdotti dall’add-on, con particolare attenzione rivolta alla Stasi e alla prima stagione dell’Anno 4.

Dopo le prime due grandi espansioni di Destiny 2 (I Rinnegati, Ombre dal profondo), Beyond Light è andato oltre la formula tradizionale dello Shared World Shooter, inaugurando quella che, lo scorso dicembre, avevamo definito la “ripartenza del kolossal di Bungie”. Dopotutto, Oltre la Luce segna anche l’inizio di un’autentica trilogia dedicata all’Oscurità, forza paracausale che debutta ufficialmente nel mondo dei Guardiani per contrapporsi alla Luce.

Siamo letteralmente impazziti all’idea di imbracciare per la prima volta l’inebriante potere dell’Oscurità, che ha trovato la sua prima incarnazione nell’elemento congelante della Stasi. È bastata quest’unica, enorme novità per spingerci ad azzerare le “intoccabili” build dei nostri personaggi e a dare un’ulteriore chance alle classi meno preferite. Abbiamo così scatenato la furia dei Behemoth (Titani) nel Crogiolo, ci siamo librati in aria con i Revenant (Cacciatori) e abbiamo macinato gli assalti dell’Avanguardia con i Vincolatori dell’Ombra (Stregoni).

Un’esperienza galvanizzante, che tuttavia si è scontrata fin troppo presto con la dura legge del meta. Quello della Stasi è un potere stravolgente, al punto da innescare lo sbilanciamento più grande che il PvP di Destiny abbia mai visto. Sotto con i primi nerf, dunque, ma la situazione attuale vede ancora il netto predominio dei portatori di Oscurità nel Crogiolo. Ci aspettiamo che la situazione si stabilizzi nuovamente nel corso dei prossimi mesi, sempre se Bungie sarà disposta a dedicare al comparto competitivo la stessa attenzione che riserva, solitamente, per il PvE.

A tal proposito, è arrivato il momento di parlarvi della Stagione della Caccia. Per quanto sia stato emozionante assistere alla rinascita di Uldren Sov come “Corvo”, gli eventi che lo hanno visto protagonista non si sono rivelati particolarmente significativi per i giocatori di Destiny 2, che hanno preferito trascorrere il proprio tempo tra le pianure ghiacciate di Europa. Ben venga reintrodurre la figura di Xivu Arath, dea della guerra dell’Alveare, ma ci saremmo aspettati qualcosa in più dalla sottotrama con cui sono state introdotte le Cacce alle Endofurie e le relative meccaniche.

Meccaniche che, come vedremo, hanno comunque ispirato la formula alla base della stagione successiva, mentre la storia del Corvo ha trovato la svolta necessaria per permettere al Guardiano redento di spiccare il volo. In ogni caso, anche questa volta siamo riusciti a trascorrere solo 1/3 della stagione in questione nel completamento delle solite attività, con i 2/3 restanti rivelatisi del tutto inconsistenti – fatta eccezione per la missione Araldo, introdotta lo scorso gennaio.

Il presente: la Stagione degli Eletti e l’avvento di Caiatl

La puntuale carenza di contenuti è un problema di cui Bungie sembra perfettamente al corrente. Con l’inaugurazione della Stagione degli Eletti, il team di sviluppo pare aver colto l’occasione per sperimentare una pubblicazione più diluita dei contenuti con l’evidente fine di rallentare la consueta progressione, anche quella dei giocatori più dediti – e che trascorrono almeno un paio di ore al giorno tra le partite delle playlist PvE e PvP.

Sullo sfondo della Stagione 13 c’è una nuova campagna che porta con sé un villain dalle grandi potenzialità: è Caiatl, ultima imperatrice dei Cabal e figlia del più noto Calus.

A quanto pare i Guardiani non sono gli unici a dover fare i conti con l’Oscurità e con Xivu Arath, ecco dunque che la nuova sovrana avanza una proposta di alleanza piuttosto intrigante. Peccato che il buon Zavala non nutra grande simpatia per la razza aliena che aveva scatenato l’ultima grande guerra. I dissidi tra l’imperatrice e il leader dell’Avanguardia sfociano in un’ulteriore serie di conflitti a cui, inevitabilmente, prenderemo parte anche noi.

Per Bungie è l’occasione perfetta per introdurre la sua nuova attività cooperativa, quella dei Campi di Battaglia, e per sperimentare una nuova tipologia di meccanica che, come vi avevamo anticipato, trae ispirazione dall’Esca Criptolite che i giocatori dovevano sfruttare e potenziare durante la Stagione della Caccia. In questo caso, nel nuovo spazio social dell’H.E.L.M. troveremo il tavolo da guerra, attraverso cui potenzieremo il Martello della Prova: i diversi “perk” di quest’oggetto garantiranno ricompense più o meno rare ai partecipanti dei Campi di Battaglia, così come abiliteranno speciali meccanismi legati alla medesima attività.

A differenza dell’Esca di cui sopra, il Martello è caratterizzato da un sistema di progressione che si è dimostrato effettivamente capace di far progredire il giocatore, spingendolo a completare le sfide richieste per ottenere i vantaggi appena menzionati. Tra questi ultimi, tra l’altro, ritroviamo anche gli Engrammi Ombrosi, decifrabili tramite il noto Concentratore Prismatico che è stato rinnovato per offrire maggiore libertà nella scelta delle specifiche ricompense. Un ritorno più che gradito, quello degli Engrammi Ombrosi, che tuttavia continuano ad accumularsi rapidamente nel nostro inventario, costringendoci a fare spesso visita all’H.E.L.M. per “sbarazzarcene”.

Quella dei Campi di Battaglia, per giunta, si è rivelata un’attività molto più coinvolgente delle Cacce alle Endofurie – non che ci volesse molto, in ogni caso. In maniera simile a quanto avviene nei tradizionali Assalti, veniamo catapultati nel cuore delle destinazioni più iconiche del Sistema solare (da Europa a Nessus, passando per il Cosmodromo) per mettere i bastoni tra le ruote dei Cabal, guidati dagli “eletti” di Caiatl. Questi formidabili luogotenenti ci tratterranno in boss fight particolarmente impegnative, alcune delle quali anche piuttosto memorabili nella loro rappresentazione scenica – menzione d’onore per Ixel, la Lungimirante.

Tra una sparatoria e l’altra ai danni dei malcapitati Cabal, abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza di alcuni personaggi-chiave di Destiny 2.

Oltre all’inarrestabile Comandante Zavala, a guidare la battaglia contro l’esercito di Caiatl ci sono Osiride e Lord Saladin, con il supporto della squadra di ricognitori formata da Amanda Holliday e dal Corvo: nei loro battibecchi scopriamo nuovi retroscena e curiosità riguardanti ciascuno di essi, non senza concedersi un pizzico di humor. Anche qui Bungie torna a stregarci con la sua pregevole scrittura, uno dei punti di forza di un team da sempre votato al lato artistico e, più in generale, alla creazione di storie complesse e avvincenti.

Eppure, la narrativa di Destiny non si esprime solo attraverso i dialoghi dei suoi eroi e anti-eroi. A volte può bastare il “semplice” level design per conquistare l’attenzione del giocatore: è quanto avviene in Presagio, nuova impresa Esotica introdotta in medias res a poche settimane dal lancio della Stagione degli Eletti. Una vera sorpresa, non solo per l’inaspettata release del contenuto, ma anche per l’incredibile livello qualitativo della missione inscenata da Bungie.

Il Comandante Zavala ha intercettato un misterioso segnale proveniente dall’Atollo: è una richiesta di soccorso, inviata da un altro Guardiano. Indagando scopriamo che l’origine del segnale coincide con una nave abbandonata, che avrebbe attirato anche l’attenzione della stessa Caiatl. Ci addentriamo così nella Glicone, un luogo dall’atmosfera a dir poco tetra, per poi scoprire – dopo una manciata di jumpscare – che un gruppo di Infami ha preso possesso della nave Cabal. Con la guida di Osiride e gli interventi dell’Imperatrice dei Cabal, attraversiamo la location labirintica, dove veniamo ostacolati da alcuni rompicapi ambientali e dai violenti scontri con gli Infami.

Omaggiando l’horror fantascientifico à la Dead Space, la quest Presagio si è rivelata una delle migliori aggiunte dell’ultima annata di Destiny 2. Un’esperienza che non ci ha regalato solo grandi emozioni, ma anche un’arma Esotica nuova di zecca: è il Racconto dell’Uomo Morto, fucile da ricognizione targato Tex Mechanica, estremamente potente nei tiri di precisione – grazie al perk Picco Cranico – e ancora più temibile nella sua versione catalizzata, ottenibile completando per la missione in modalità Maestro. Il gioco di squadra è caldamente consigliato.

Il futuro: la non-conclusione de L’Eclissi

Nel momento in cui scriviamo, la Stagione degli Eletti è ancora in corso d’opera e siamo sicuri – o quantomeno ci auguriamo – che non mancheranno ulteriori sorprese nelle prossime settimane. Per quanto concerne invece i prossimi mesi, è opportuno tornare al discorso imbastito all’inizio di questo approfondimento e, quindi, curiosare tra i piani preparati da Bungie.

In un lungo post pubblicato sul blog ufficiale della software house, la casa di Bellevue ha fatto il punto della situazione inerente all’attuale meta del gioco e alle ultime due espansioni che concluderanno la “saga di Luce e Oscurità”. Una di queste è La Regina dei Sussurri, add-on che avremmo accolto entro la fine dell’anno, ma che è stato invece posticipato a inizio 2022; scelta che, stando alle parole del co-director Joe “Joegoroth” Blackburn, è dipesa in primis dalla salute del team di lavoro e, dunque, dall’attuale emergenza sanitaria.

Il rinvio de La Regina dei Sussurri è l’effetto collaterale di un progetto che, almeno sulla carta, sembra tuttavia promettere novità sensazionali per i giocatori dello Shared World Shooter.

Si parte da una rivisitazione del sistema di ricompense, recentemente “marchiato” dalla meccanica del cosiddetto sunsetting introdotta nella Stagione 11. Parliamo dei limiti di infusione applicati alle armi e alle armature delle precedenti stagioni, che di fatto sono diventate del tutto inutilizzabili negli ultimi mesi di vita di Destiny 2. Trattandosi di una delle feature più criticate dalla community, Bungie ha deciso di rimuovere questi limiti e di consentire ai giocatori di potenziare all’infinito tutti gli item che, al momento, hanno la possibilità di raggiungere il massimo livello di Potere.

Con la rimozione del sunsetting, gli sviluppatori dovranno comunque rimboccarsi le maniche per assicurare un corretto bilanciamento del gioco. Saranno dunque applicate ulteriori modifiche nei confronti di quegli elementi ritenuti troppo “vantaggiosi”, sia in PvE che in PvP, a partire dal fucile a pompa Menzogna di Felwinter – re incontrastato dei match competitivi – e dalle celle della mente bellica, fin troppo convenienti nelle partite in solitaria o in co-op.

Parlando di bilanciamento, veniamo al piatto forte: i nerf della Stasi. A partire dalla Stagione 15, le tre sottoclassi dell’Oscurità riceveranno degli importanti ritocchi volti a garantire un più pacifico equilibrio nel Crogiolo. Alla base dei nerf c’è una riduzione generale dei danni da frantumazione cristallina, dinamica che viene spesso sfruttata nelle arene PvP per ottenere facilmente uccisioni: questa volta i bersagli avranno più possibilità di sopravvivenza. Altrettenta attenzione sarà rivolta alle sottoclassi della Luce, con una serie di buff destinati alle build meno utilizzate.

Tornando a parlare di storia e lore, con La Regina dei Sussurri verrà inaugurata una narrazione “fortemente interconnessa” che proseguirà con L’Eclissi (Lightfall), e non solo. Ecco dunque che Bungie ci regala un’altra grande notizia: Lightfall non chiuderà il ciclo narrativo di Destiny 2. Gli sviluppatori stanno lavorando a un ulteriore capitolo che arriverà dopo L’Eclissi, con l’intento di dare maggiore spazio ai nuovi personaggi, eroi e malvagi, e ai prossimi archi narrativi riguardanti la Luce e l’Oscurità. Insomma, è ancora troppo presto per appendere lo Spettro al chiodo.

Non dimentichiamo che prima ancora de La Regina dei Sussurri ci saranno altre due stagioni da spolpare. Dopo quella degli Eletti toccherà alla Stagione 14, quella che reintrodurrà la mai troppo lodata incursione della Volta di Vetro – direttamente da Destiny 1 – e il sistema di personalizzazione dell’aspetto del Guardiano, noto ai più come Trasmogrificazione, che ci permetterà di convertire ogni pezzo d’armatura in un ornamento. Novità tecniche più attese, come l’agognato crossplay, dovranno invece attendere l’arrivo della Stagione 15.

Le premesse sembrano molto ambiziose, forse anche troppo, ma non possiamo che provare grandissima curiosità per ciò che sta realizzando Bungie. Le controindicazioni, come dicevamo, si rispecchieranno in un’attesa molto prolungata per gli add-on che espanderanno la già articolata lore del kolossal fantascientifico, ma, da fan di Destiny, siamo disposti a pagare questo prezzo. Poco importa se l’eventuale Destiny 3 lascerà il posto a una nuova IP (anzi, ben venga in quel caso), ma la nostra attenzione è ancora rivolta interamente alla saga di Luce e Oscurità.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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