Calciatore paralizzato torna a camminare grazie a un esoscheletro robotico

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Calciatore paralizzato torna a camminare grazie a un esoscheletro robotico

Shaun Greentree, calciatore ventisettenne della AFL (Australian Football League), durante una partita si è scontrato con un avversario riportando tre vertebre rotte. Il forte impatto gli ha procurato una paralisi e l’incapacità di camminare. Grazie ad un esoscheletro robotico il ragazzo ha accelerato il processo di deambulazione, ed è tornato lentamente a camminare. Dopo l’infortunio, il calciatore è andato in terapia alla Royal Rehab, clinica riabilitativa all’avanguardia con sede a Sidney. Greentree è il primo uomo ha utilizzare il nuovo esoscheletro in Australia, e i risultati sono incredibili.

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Calciatore paralizzato torna lentamente a camminare grazie a EksoNR

Il dispositivo robotico chiamato EksoNR è fornito dall’azienda statunitense Ekso Bionics. Questo esoscheletro è capace di reinsegnare al cervello e ai muscoli come camminare nuovamente nella maniera corretta. EksoNR non è solo questo. Infatti, il dispositivo robotico registra tutta una serie di dati utili per l’andamento della riabilitazione come: tempo di percorrenza, distanza e velocità della sessione di terapia. Oltre a regolare l’andatura e migliorare l’equilibrio di chi lo indossa, EksoNR imposta degli obiettivi di allenamento in tempo reale e monitora il movimento delle gambe grazie ad appositi software e sensori integrati.

Grazie alla registrazione dei dati biometrici in tempo reale, i fisioterapisti della Royal Rehab sono in grado di valutare il percorso riabilitativo senza bisogno di contatto fisico con il paziente, come sta accadendo per Greentree.

“Possiamo farlo lavorare più a lungo e più duramente durante la terapia. Avere il feedback è fantastico, possiamo davvero concentrarci su un compito o un movimento chiave”, ha detto a 9News Jason Redhead, un fisioterapista del Royal Rehab.

EksoNR è il primo esoscheletro certificato dalla FDA ed è adottato per diverse tipologie di riabilitazioni. Il dispositivo robotico viene utilizzato non solo per le lesioni al midollo spinale, ma anche nei pazienti con lesioni cerebrali, colpiti da ictus o affetti dal morbo di Parkinson.

Fonte: http://feeds.hwupgrade.it/

 

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