Furto di brevetti batterie auto: SK chiede aiuto a Biden, LG vuole 3 triliardi, il primo ministro coreano chiede di arrivare a un accordo

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Furto di brevetti batterie auto: SK chiede aiuto a Biden, LG vuole 3 triliardi, il primo ministro coreano chiede di arrivare a un accordo

Abbiamo recentemente parlato della vicenda che vede protagoniste le aziende coreane LG Energy Solution e SK Innovation. Un’importante decisione della U.S. International Trade Commission (ITC) ha dato ragione a LG in una disputa relativa alla violazione di segreti industriali sul tema delle batterie, in particolare quelle applicate ai veicoli elettrici, emettendo un divieto di commercializzazione di ben 10 anni per le batterie SK sul territorio statunitense.

Ford F-150 elettrico

SK è fornitore chiave per l’industria automobilistica statunitense, ITC ha anche quindi deciso di non applicare il diniego all’importazione dei prodotti SK Innovation per i due grossi clienti, rispettivamente per 4 anni per Ford e per 2 anni per Volkswagen, anche se non ha risparmiato critiche ai due colossi dell’automobile per aver continuato a fare affari con l’azienda coreana anche dopo l’emergere delle prime prove di colpevolezza, nel 2019. Nonostante questa sospensione SK Innovation non avrebbe più interesse completare la costruzione della sua Gigafactory, nuova fabbrica in Georgia che a breve avrebbe iniziato la produzione delle batterie per i veicoli Made in USA e che ha visto un investimento da 5000 miliardi di dollari.

SK Innovation ha fatto appello direttamente al neo presidente Joe Biden, affinché intervenga con un veto alla decisione della ITC e permetta alla compagnia di continuare a fornire accumulatori ai clienti americani. Diverse voci in USA vanno in questa direzione, tra cui quelle del governatore della Georgia, preoccupato dalla possibile fuga dell’azienda coreana e dallo svanire delle migliaia di posti lavoro che la nuova fabbrica avrebbe creato, stimati in circa 2600. In questo senso sembra esserci una buona notizia per SK Innovation, visto che il ministero dei trasporti, U.S. Transportation Department, ha deciso di avviare un’analisi sull’impatto che il ban nei confronti dell’azienda coreana avrebbe sui piani di transizione ecologica dei trasporti dell’amministrazione Biden, che ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia.

In madrepatria la vicenda è vista in modo diverso e il primo ministro coreano Chung Sye-kyun ha fatto più volte trasparire la sua irritazione per la vicenda, chiedendo ai due colossi di raggiungere un accordo e dicendo a chiare lettere che la disputa tra LG e SK in territorio americano non va negli interessi nazionali coreani in quanto dalla loro lotta non potranno che beneficiare altri fornitori stranieri.

Nei giorni scorsi pare che qualcosa si sia mosso in questa direzione , con LG Energy Solution che ha richiamato al tavolo della negoziazione SK Innovation, anche se le posizioni sembrano ancora distanti: LG chiede 3 triliardi di won, pari a circa 2,23 miliardi di euro, mentre SK pare intenzionata a non sborsarne più di un terzo. LG dalla sua si è detta disponibile a riceve il pagamento in diverse forma e non solo in contanti, ma prendendo in considerazione anche eventuali royalties o operazioni di cessione di quote aziendali.

Lo ricordiamo, il caso coinvolge cifre così alte e un divieto di commercializzazione così lungo (10 anni) perché SK Innovation è stata riconosciuta colpevole dalla ITC della violazione di ben 22 brevetti, senza l’uso dei quali, a detta di LG, sarebbe rimasta indietro di – appunto – 10 anni nello sviluppo tecnologico delle sue batterie. La decisione dell’ITC è arrivata dopo ben due anni di indagini, ma al momento SK Innovation ha rifiutato di ammettere la sua colpevolezza, primo fondamentale passo che LG chiede per provare a dirimere la questione. Il divieto di commercializzazione sul territorio statunitense sarà attivo a partire dall’11 aprile prossimo e probabilmente il prossimo mese ci porterà ulteriori novità sul tema.

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