Google, più attenzione alla telemedicina nelle SERP

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Google, più attenzione alla telemedicina nelle SERP

Google intende modificare le proprie SERP per favorire l’emergere di servizi di teleassistenza sul territorio per chi sta cercando assistenza medica.

Le risposte di Google alle ricerche degli utenti sono spesso calibrate sulla base di lunghi cicli, compilate alla stregua di algoritmi che, su basi scientifiche e scelte semantiche, tentano di fornire la risposta migliore all’esigenza espressa. Alla luce del particolare periodo che si sta affrontando, però, alle SERP si chiede oggi qualcosa di ulteriore, una sorta di interpretazione sociologica che deve favorire particolari risposte rispetto ad altre.

Di qui le modifiche che Google andrà a portare sul proprio motore di ricerca nelle settimane a venire: la ricerca di medici e cure da remoto si stanno infatti impennando e il motore intende rispondere a questo trend cercando di fornire risposte quanto più mirate possibile, togliendo così spazio ad eventuali abusi e proiettando gli utenti direttamente verso il servizio di maggior utilità.

Per Google è questa una sfida senza precedenti, perché il motore si trova improvvisamente – come mai prima d’ora – a dover rispondere ad esigenze comuni in tutto il mondo, con una forte concentrazione delle ricerche su chiavi specifiche che possono in molti casi legarsi a nomi scientifici, medicinali, sintomi o altri elementi similari. Tanto tra le ricerche quanto sulle mappe, Google intende quindi fornire informazioni utili, così come in questa fase sta portando esempio in evidenza le farmacie aperte.

La forte difformità delle risorse di teleassistenza a livello globale non consentiranno di abilitare tali opzioni ovunque, ma questa evidenza è destinata a dare una spinga decisiva anche alla telemedicina: mantenere le distanze tra persone ammalate e personale sanitario può in alcuni casi essere importante, pur salvaguardando tutta l’empatia e la necessaria attenzione che solo un rapporto umano, privato e focalizzato, può introiettare nel rapporto medico-paziente.

Google fa la propria parte, mettendo in comunicazione domanda e offerta: la sanità, su questo fronte, ha però ancora molti passi da compiere. Il percorso nel mondo della medicina vivrà inoltre un capitolo fondamentale nella piattaforma tecnica condivisa con Apple per le app di tracciamento sui casi di positività: qualcosa di mai visto prima, qualcosa di profondamente rivoluzionario, qualcosa che è destinato a cambiare per sempre la nostra percezione dei terminali mobile in rapporto a salute, medicina e sanità pubblica.

Fonte: https://www.punto-informatico.it/

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